Se le Fettuccine regnano, l’Amatriciana impera sulla tavola romana. Un piatto decisamente di importazione, ma ormai talmente radicato nella città di Roma, che forse si riesce a mangiarlo qui meglio che in qualsiasi altra parte del Lazio. L’amatriciana è un piatto nato ad Amatrice, cittadina di poco meno di 2.500 abitanti in provincia di Rieti, da cui la ricetta prende il nome.
L’amatriciana è un classico della cucina romana tradizionale è un piatto famoso in Italia e nel mondo infatti è presente nei menu di tutte le trattorie di Roma, del Lazio e d’Italia e naturalmente anche in molti ristoranti italiani all’estero. E’ talmente noto che anche Wikipedia gli ha dedicato una pagina
Nella ricetta romana vengono utilizzati i bucatini e a volte anche i rigatoni o i tonnarelli mentre nella ricetta originaria di Amatrice si utilizzano rigorosamente solo spaghetti e il guanciale e il pecorino sono solo e sempre di Amatrice.
Dettagli
4 persone
10 minuti
20 minuti
Ingredienti
400 g Bucatini oppure Rigatoni
100 g Guanciale (La pancetta è un po’ una forzatura)
- la quantità del guanciale dovrebbe essere un quarto di quella della pasta
q. b. Peperoncino fresco o essiccato, sale, pepe
q. b pecorino romano
Un bicchiere di Vino bianco secco
350 g di pomodoro san Marzano o pelati di qualità
Un cucchiaio di olio extra vergine d’oliva
L’amatriciana impera sulla tavola romana.
preparazione
- Mettiamo sul fuoco una pentola con l’acqua per la pasta; portiamo ad ebollizione e saliamo. Mettiamo in una ampia padella l’olio extra vergine d’oliva, il peperoncino e il guanciale tagliato a tocchetti. Facciamo rosolare, per qualche minuto, a fiamma alta e poi sfumiamo con il vino bianco secco.
- Ecco cosa ti occorre per questo step:
Ultimo aggiornamento il Dicembre 12, 2024 2:12 pm - Togliamo il guanciale dalla padella e teniamolo da parte, mettiamo nella padella il pomodoro, aggiungiamo il sale e cuociamo per qualche minuto.Togliamo il peperoncino e versiamo nel sugo i cubetti di guanciale. Continuiamo a cuocere fino ad ottenere un sugo denso.
- Ecco cosa ti occorre per questo step:
Ultimo aggiornamento il Dicembre 12, 2024 2:12 pm - Quando la pasta sarà cotta al dente, scoliamola in padella con l’aggiunta del pecorino grattugiato. Impiattiamo e serviamo la pasta ben calda.
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Per la foto del piatto ringraziamo L’Osteria Chiana
La melodia del bucatino
Il poeta romanesco Mauro Maré ha dedicato all’Amatriciana la poesia La melodia del Bucatino
Quanno er sugo è ar punto giusto
la pasta è cotta ar dente e a giusto sale.
Fatto il piatto, si può passare finalmente all’ “intorcine”.
Che è er momento e delicato
der come se manovra er bucatino:
mentre tenghi’n funzione l’odorato
e pregusti la gioia der sapere,
infili la forchetta con amore,
acchiappanno sortanto du’ o tre fili,
stanno attento ner mentre che l’infili,
a spostà er giro su der piatto,
così er boccone te viè compatto.
Come de canna d’organo che sona
a nun succhià co ‘ troppa frenesia,
ché si er fischio num sorte a perfezzione
nun te s ‘accorda co ‘ la melodia.
si la succhiata è giusta, er bucatino
va in bocca e te da gioia, drento ar petto,
e la forchetta diventa ‘n archetto
e li spaghetti con de de violino…
Mauro Maré
Ciao!! Mi chiamo Lucrezia
Amo mangiare, viaggiare e sperimentare !